Ereditato della cultura contadina, la barca di San Pietro è un rito da eseguire tra le notti del 28 e il 29 giugno, in occasione della festività dei santi Pietro e Paolo.
È usanza sistemare un contenitore di vetro pieno d’acqua, generalmente una caraffa, e porlo all’aperto. Che sia un prato, un balcone o il davanzale della finestra. All’interno, poi, si fa colare un albume d’uovo.
La caraffa rimarrà all’aperto tutta la notte, a prendere aria e soprattutto la prima rugiada. Con il passare delle ore l’albume d’uovo si cristallizzerà, adattandosi ai movimenti delle molecole dell’acqua a contatto con l’esterno, e piano piano si trasformerà in un maestoso veliero.
La credenza vuole che l’apostolo San Pietro vada a soffiare all’interno dei contenitori facendo apparire una barca completa di vele e alberi. Il veliero di cristallo che si forma non solo sarebbe una dedica del santo ai fedeli, ma anche un interessante indicatore dal punto di vista meteorologico.
Le tradizioni che cambiano un po’ di regione in regione, concordano nel riferire che se le vele della barca si aprono, allora sono in arrivo belle giornate di sole, se invece si chiudono sarebbe sintomo di pioggia e maltempo. Nella tradizione contadina, le vele aperte indicherebbero anche un’ottima annata dal punto di vista del lavoro nei campi.

Qui la vera magia! Pensate ai bambini: che emozione preparare l’intruglio e posizionare il contenitore di vetro trasparente fuori al balcone, per poi rintanarsi in casa con una sorta di pudore per l’incantesimo che si compirà da lì a breve. È chiaro che gli occhi non devono vedere, e i bimbi vanno a letto aspettando colmi di emozione le prime luci dell’alba. Quanta gioia e stupore per quella magia che accade e che puntualmente si rinnoverà ogni anno mostrando un veliero diverso.

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Che bella storia! Mi sa che la passo ai miei figli per i miei nipotini: una sera, e un risveglio, magici, non si debbono perdere mai!
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