Di Ruderi e Scrittura

Vitti in 100 parole

Non fece in tempo ad aprire gli occhi che la sirena avvertì l’arrivo di nuovi bombardamenti. Messina era così nel ‘41, appena una sirena suonava tutti dovevano correre nei rifugi. Monica e i suoi fratelli erano entusiasti, era ormai diventato un gioco per loro. Avevano imparato a intrattenere il loro pubblico giocando ai pupi. O almeno così credevano. Giorgio disegnava degli occhi sul dorso delle mani. Monica dava loro la voce. Vedere la gente ridere la rendeva estatica. Fu in quell’occasione che decise di diventare un’attrice. Capì che poteva sfuggire dalla realtà interpretandone di diverse, appropriandosi di vite d’altri, auto conclusive, belle o brutte che fossero. L’importante, per lei, era non vivere la propria.  


Gaetano Barreca
AA.VV., Cento Parole, L’Erudita, Giulio Perrone Editore, 2021
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