“Proprio perché è festa. E per protesta voglio morire
di umiliazione. Voglio che mi trovino morto
col sesso fuori, coi calzoni macchiati di seme bianco,
tra le saggine laccate di liquido color sangue.
Mi sono convinto che anche gli atti estremi di cui
io solo, attore, sono testimone, in un fiume
che nessuno raggiunge — avranno avuto
alla fine un loro senso”
(P.P.P., Bestia da stile)
Ostia, 2 novembre 1975
“Pasolini era veramente un uomo adorabile e indifeso” furono le parole di Eduardo De Filippo pochi giorni dopo l’omicidio. Alberto Moravia all’orazione funebre disse che avevamo appena perduto uno dei pochissimi poeti del ventesimo secolo che i posteri ricorderanno.
Oggi si rischia di mistificare qualsiasi memoria, qualsiasi autore. Dunque, cercando di evitare masturbazioni cerebrali sul quarantennale della morte di Pasolini ecco subito una domanda che ricorre frequentemente: “Che cosa direbbe oggi Pasolini se fosse vivo?” e una risposta che…
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Categorie:Riflessioni
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