Adesso che Dopo il funerale, è concluso, posso passare alla parte più difficile della stesura: i ringraziamenti.
Difficili perché in questi anni ho incontrato tanta gente, associazioni e gruppi di Facebook che mi hanno accolto e affascinato. Mi hanno Invitato a pranzo, mi hanno aperto i loro album fotografici degli anni ’70, mi hanno portato a fare escursioni sul territorio o con un amico giornalista e fatto scavalcare, quatto quatto, un muretto per scoprire l’abbandonata chiesetta di San Giorgio Martire presente a Bari.
È stato Emozionante poter parlare con il vero radiocronista della partita Reggina-Bari del 16 novembre 1975 e, ancora, con il figlio del conducente del bus a due piani che all’epoca era in funzione, il numero 3. Andare a Bari per parlare con i pescatori, provare la polenta fritta e il polpo nel pane. Scoprire il bel dialetto locale nella città Vecchia.
Attraverso le ricerche del mio protagonista, poi, conoscere Pasolini e il grande sogno di Olivetti, di Mattei. Viaggiare a Roma per vedere i mercatini di libri di Piazza Esedra.
Sono felice di aver scritto questo romanzo, c’è un mondo dentro e spero di aver fatto cosa gradita anche a voi. Voi che mi avete aiutato rispondendo alle mie domande che vi hanno fatto fare un salto temporale inaspettato. Quando avrò terminato i ringraziamenti, dunque, il romanzo sarà finalmente pronto per essere proposto alle case editrici.
Grazie a tutti voi!
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