Conversazioni e Interviste

La penna di rinnovata giovinezza

Il libro Favole, Racconti e Dintorni diventa  realtà e mentre il quotidiano Altomilanese mi considera un autore britannico, la mia Calabria mi dedica ben due pagine di giornale per raccontare la mia avventura nel regno di sua maestà. Volete conoscermi meglio? Ecco la mia storia scritta dal giovane giornalista Angelo Nizza, inviato per Calabria Ora.

Calabria Ora 13 novembre 2011

Barreca, scrittore, reggino. In Italia a 29 anni sarebbe già vecchio, a Londra no.

In quel di Canterbury lo conoscono come “Lo scrittore italiano che vive a Londra”. Si chiama Gaetano Barreca e s’insedia nella City due anni fa, quando aveva ventinove anni e in Italia era già ritenuto un vecchio. «È qui che ho incontrato il mio magnate, il nipote del celebre autore austriaco Stefan Zweig. A lui ho dedicato il mio secondo romanzo, il “Martini Bias Crime. Io sono Amore”, vincitore del premio “Libro del mese”, nel giugno del 2011, sul sito letterario il “Romanziere” ».

Questo giovanotto dal viso simpatico e sorridente, arriva da Reggio. Lui è uno di quelli che le chiacchiere delle comari qualificano con l’espressione “bravo ragazzo”. Lavora per mantenersi agli studi, frequenta l’università a Perugia e si laurea in “Archeologia e storia dell’arte”. Partecipa a campagne di scavo a Pompei e collabora con il museo diocesano di Gubbio. Intanto, pensa alla narrativa e pubblica la sua prima fatica letteraria, a taglio esistenziale: le dà la forma di un epistolario e la intitola “L’Amuleto dell’Essere. Lettere dal mio mondo interiore”. Commenta: «Pensavo di trovare una nuova realtà basata sul sistema di meritocrazia, con più opportunità e dove costruire un futuro sereno in cui realizzare i miei sogni di scrittore. Sistemarsi, come dicono da noi al Sud, la mia priorità di allora ». Ma deve ricredersi. Di fronte a un calice di birra, seduto al tavolino di un pub nei pressi di Angel, Gaetano è critico nei confronti del consueto andazzo delle cose: «Se nel meridione siamo soggetti a una cultura di onore e mafia, nel resto d’Italia sono abituati a una peculiare chiusura di gruppi familiari e alla massoneria. Essere figlio di… è un passaporto versatile che funziona ovunque.

Ho vissuto undici anni nella mia città universitaria, che all’esperienza di uno studente lavoratore, fatta di contratti falsi e sindacati, oltre a tarallucci e vino, non ha dato molto in termini di aspirazioni di vita». Non è né amareggiato, né deluso. E’ convinto di quello che dice e non ha rimpianti. Anzi, esce fuori il suo lato lirico: «Senti di valere e comprendi che sei in gabbia, privato di distendere il tuo essere, di esprimere quel che sei». E, ancora, una pioggia di interrogativi: «Crescere voleva dire realmente trovare un posto fisso come insegnante o banchiere? Vivere significava adeguarsi e accontentarsi dell’onore e gloria di un ambiente culturale morto che persisteva a vivere della gloria del suo passato? Cos’era quell’inquietudine inespressa che non dava pace al mio animo?». Il “bravo ragazzo” reggino non ci sta. Parte. Bazzica l’Europa. Firenze, Roma, Barcellona, Amsterdam. Poi, s’imbatte in Londra.

Ecco che cos’è la metropoli al di là della Manica: «Capitale di artisti e sognatori. Tante culture che convivono lontano dal concetto di punizione divina o peccato originale. Una città che basa il suo potenziale sul concetto di diversità e innovazione, che crede ancora ai sogni e che mette al primo posto la meritocrazia anche a chi incomincia la sua carriera come lavapiatti». Guai a dirsi vecchi: «Qui a trent’anni non sei ritenuto carne da macello, ma vivi nel pieno delle tue forze intellettuali e artistiche». Gaetano rinasce, ritrova gli stimoli e sente di avere una chance per tentare di essere felice. Perché, alla fine conta sentirsi in pace con sé stessi e avere un pizzico di agio rispetto all’ambiente in cui ti trovi. Si badi: non è benessere economico, ma è quella sensazione di comodità che viene dal sentirsi collocati nel giusto posto. Sapersi orientare, darsi dei punti di riferimento. Non si sa per quanto durerà, ma al momento è così.

Oggi, per arrotondare, fa il cameriere nel caffè del museo impressionista della “Courtauld Gallery”, è volontario all’“Estorick collection” di arte moderna italiana e studia per migliorare il suo inglese. «Il tutto continuando a scrivere e lavorando con passione per tradurre il mio primo romanzo. Presto in Italia uscirà il libro per bambini “Favole e Dintorni”, scritto insieme ad altri nove autori. Ci impegneremo a promuoverlo lungo tutta la penisola e – precisa Gaetano – lo presenterò con orgoglio all’“Italian book shop” di Leicester Square».

Angelo Nizza

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